Nei monti Altai in Russia, una zona remota al confine con Cina, Mongolia e Kazakistan, i pastori di cervi conducono una vita durissima e sopravvivono grazie al commercio delle ‘corna di velluto’, tagliate annualmente agli animali con metodi barbarici e vendute a clienti, in particolare sudcoreani, che ritengono abbiano proprietà medicinali per curare diverse malattie. Un viaggio senza speranza.