Pasquale Martini vive e sopravvive sulle rive del Po. Dopo aver lasciato il mondo della pubblicità negli anni ‘90 , ha lavorato per più di vent’anni negli allevamenti di maiali. Perché gli umani stufano, dice, mentre gli animali mantengono viva la creatività. È in simbiosi con i loro ritmi che trova infatti il giusto equilibrio per sfogare la propria sensibilità artistica: un percorso visionario e surreale, un’opera capace di riscrivere i confini tra uomo e istinto, grugnito e parola.