Transumanze

regia:
Andrea Mura
durata:
52'
anno di produzione:
Italia, 2021

Disponibile in streaming dalle ore 10 del 21/11/2022 alle ore 10 del 22/11/2022

Il film racconta la grande migrazione dei pastori sardi in Toscana degli anni ‘60.

Una storia italiana poco raccontata di lavoro, conflitti sociali ed emancipazione nel passaggio dalla mezzadria all’industrializzazione.

Transumanze è un racconto corale che è scoperta del paesaggio, delle campagne, di un’attività ancora profondamente radicata nelle pratiche della pastorizia alle prese con le sfide della contemporaneità, ma anche racconto di uomini, di transumanze e di comunità che si ricostituiscono nonostante il mare.

Motivazione Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano 2022 Bellissime immagini di paesaggi verdi e terreni tondeggianti. Ad uno primo sguardo sembrano le colline emiliane, poi la scena si sposta su un gregge di pecore ed è allora che l’orizzonte si spinge più lontano. Cosa porta le persone a lasciare la propria terra e le proprie origini? La storia ci racconta di gente partita perché costretta o alla ricerca di una vita migliore. I protagonisti di questa avventura arrivano in una zona desolata, abbandonata dagli abitanti originari per rincorrere il benessere in città, e da lì ricominciano con il duro lavoro a mettere su radici, rivitalizzando se stessi e la natura che li circonda. Il pensiero ci porta a scoprire un parallelo con alcune zone Emiliane prima che la produzione di Parmigiano Reggiano si radicasse anche in appennino e in collina. Si alleva e si produce latte, linfa vitale che piano piano fa nascere case, ovili, che chiamano orgogliosamente capannoni e caseifici. Nello spazio di alcuni anni queste famiglie coraggiose e tenaci creano un tessuto sociale importante. Un connubio dove si sente parlare italiano con un forte accento toscano che risponde a chi ancora giustamente non dimentica la “lingua” d’origine: il sardo. La tradizione, importante viatico per mantenere salde le proprie radici, non si perde ma la ritroviamo nella modernità apportata dalle generazioni successive. Si potrebbe dire che sono come i nostri piccoli granuli di tirosina: intersezione tra passato, presente e futuro si cristallizza nel nuovo e si lega a questo piccolo ecosistema. I figli hanno migliorato la produzione avviando delle grandi imprese casearie dove si studia il giusto apporto d’innovazione tecnologica senza pregiudicare l’artigianalità e l’elevata qualità del prodotto. Eppure anche qui, dove si preserva il territorio e nascono per noi prodotti di qualità, ci si trova a combattere quotidianamente con i costi di produzione, il prezzo del latte, i giganti della distribuzione, ma la loro passione, la cultura produttiva che nasce dall’attaccamento alle tradizioni li sostiene e non mollano. Le loro progenie sono stanziali come gli animali, di cui si occupano anche le donne. Dalle parole di quest’ultime si evince come anch’esse nel corso degli anni sono state un importante supporto. In ombra a volte o in prima linea in altre, decise nel voler dimostrare che possono fare lo stesso faticoso lavoro dei loro nonni o padri. I genitori hanno seminato e fatto germogliare una nuova realtà territoriale e nonostante la nostalgia per la grande isola lasciata, ora i discendenti sono pronti e fieri di continuare il loro lavoro, ma sempre con uno sguardo che guarda lontano, oltre il mare.